Fideiussione e prestiti: il garante non è sempre obbligato a pagare

Importante decisione del Tribunale civile di Arezzo in materia di garanzie sui prestiti.
Un uomo, indicato come coobbligato in solido per un prestito personale acceso da un’altra persona, è riuscito a far revocare un decreto ingiuntivo che lo obbligava a pagare l’intero debito. Il motivo? Non aveva ricevuto lui la somma del prestito, ma aveva soltanto firmato in qualità di garante.

Fideiussione: uomo con braccia aperte verso il tramonto in una scena di mare, in segno di libertà.

Gaetano Vilnò, gaetanovilno

Debitore principale o garante? La differenza è cruciale nella fideiussione

Il caso si basa su una distinzione spesso trascurata: quella tra debitore principale e fideiussore. Chi riceve effettivamente l’importo finanziato è tenuto a restituirlo secondo le modalità previste dal contratto, mentre il garante risponde solo in via sussidiaria e secondo precise condizioni stabilite dalla legge.

Nel caso in esame, il soggetto coobbligato aveva firmato solo alcune sezioni del contratto, come il frontespizio e l’informativa sulla privacy. Non aveva però sottoscritto le clausole relative al rimborso o all’autorizzazione per l’addebito delle rate. Il beneficiario effettivo del prestito, invece, aveva completato l’intera sottoscrizione.

Il ruolo dell’articolo 1957 del Codice Civile

Centrale nella vicenda è l’applicazione dell’articolo 1957 del Codice Civile, che disciplina i rapporti tra creditore e garante. La norma stabilisce che il creditore deve agire contro il debitore principale entro sei mesi dalla scadenza dell’obbligazione. Se non lo fa, perde il diritto di rivalersi anche sul garante.

Nel caso specifico, il termine non è stato rispettato, e il giudice ha quindi dichiarato il creditore decaduto dal proprio diritto. Il decreto ingiuntivo è stato annullato, e l’uomo che aveva fatto solo da garante non sarà costretto a pagare nulla. La fideiussione è annullata!

Una sentenza che tutela chi garantisce prestiti altrui

Il giudice ha chiarito che a determinare chi sia il vero debitore è l’effettiva erogazione della somma: chi riceve il denaro è il soggetto obbligato alla restituzione. Chi firma solo in parte e senza beneficiare del prestito, può essere considerato garante, ma non è automaticamente responsabile.

Oltre alla revoca del decreto ingiuntivo, il creditore è stato condannato a pagare le spese processuali, a dimostrazione dell’importanza di rispettare le procedure e i termini previsti dalla legge.

Conclusione: conoscere i propri diritti fa la differenza

Questa sentenza rappresenta un precedente significativo. Molti cittadini accettano di fare da garanti a familiari o amici senza sapere che, in determinate condizioni, non possono essere legalmente obbligati al rimborso.

La decisione del Tribunale di Arezzo mostra come conoscere i propri diritti possa essere decisivo per difendersi da richieste ingiuste o mal fondate.

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