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Bollette non pagate: come difendersi dalle società di recupero crediti

Bollette non pagate: pedine di scacchi con la torre battuta.

Gaetano Vilnò, gaetanovilno

In aumento il debito delle famiglie e delle imprese: ecco cosa fare per tutelarsi

In un contesto economico sempre più difficile, il tema delle bollette non pagate sta assumendo proporzioni allarmanti. Secondo il 15° Rapporto UNIREC, il debito complessivo relativo a utenze, finanziamenti e servizi ha raggiunto 191 miliardi di euro, segnando un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. Un dato che coinvolge non solo le famiglie italiane, ma anche moltissime imprese, spesso schiacciate dai rincari energetici e da una pressione fiscale crescente.

A fronte di questa situazione, sono sempre più frequenti le richieste di pagamento da parte delle società di recupero crediti, che operano per conto dei fornitori di energia o telefonia. Tuttavia, non tutte le richieste sono legittime: conoscere i propri diritti è fondamentale per evitare di pagare somme non dovute o cadere vittime di comportamenti scorretti.


Prescrizione delle bollette: quando il debito non è più esigibile

Uno degli aspetti più importanti da conoscere è quello della prescrizione, ovvero il termine oltre il quale il credito non può più essere richiesto legalmente.

Per le bollette di luce e gas, la normativa ha previsto una riduzione dei termini di prescrizione:

  • 2 anni per le bollette di energia elettrica emesse dopo il 1° marzo 2018;
  • 2 anni per le bollette di gas emesse dopo il 1° gennaio 2019;
  • 5 anni per tutte le bollette precedenti a queste date.

Se ricevi una richiesta di pagamento per bollette vecchie di oltre due anni e non hai mai ricevuto solleciti formali, potresti opporti al pagamento per intervenuta prescrizione.

Attenzione però: la prescrizione può essere interrotta da atti formali come raccomandate A/R o PEC contenenti la richiesta di pagamento. È dunque fondamentale verificare se il creditore abbia già interrotto il decorso dei termini.


Verificare la legittimità della richiesta

Non è raro che le richieste di pagamento siano incomplete, poco chiare o addirittura infondate. Prima di pagare:

  1. Richiedi la documentazione completa: ogni società di recupero crediti deve fornire il dettaglio delle somme richieste, con l’indicazione del periodo di riferimento, l’importo esatto, le causali e le fatture non saldate.
  2. Controlla la tua documentazione: confronta i dati con le bollette effettivamente ricevute e le ricevute di pagamento. A volte, le richieste riguardano importi già pagati o errori di calcolo.
  3. Verifica chi ti sta scrivendo: la società di recupero deve essere autorizzata ad agire per conto del creditore originario. In assenza di un mandato ufficiale o di un atto di cessione del credito, la richiesta può essere contestata.
  4. Riconosci comportamenti scorretti: minacce, telefonate insistenti, visite a casa senza preavviso o atteggiamenti intimidatori sono illeciti. In questi casi puoi presentare un esposto all’Autorità Garante della Privacy, alla Polizia Postale o alle associazioni dei consumatori.

Come gestire un debito reale e non prescritto

Se, dopo le verifiche, risulta che il debito è effettivamente dovuto e non prescritto, è comunque possibile trovare soluzioni sostenibili per chiuderlo senza compromettere la propria stabilità economica.

  1. Saldo e stralcio
    È una procedura che permette di chiudere il debito pagando solo una parte dell’importo originario. Le società di recupero sono spesso disposte a trattare, poiché i crediti vengono acquisiti a cifre inferiori rispetto al loro valore nominale.
  2. Rateizzazione del debito
    È possibile negoziare piani di rientro personalizzati, evitando così azioni esecutive o segnalazioni negative nei sistemi di informazione creditizia.
  3. Legge sul sovraindebitamento
    Per le persone in gravi difficoltà economiche, questa normativa offre strumenti come:
  • Piano del consumatore
  • Accordo con i creditori
  • Liquidazione del patrimonio

Questi strumenti permettono di ottenere la sospensione dei pagamenti, bloccare i pignoramenti e presentare un piano di rientro sostenibile o, nei casi più gravi, ottenere la cancellazione parziale del debito, previa approvazione del tribunale.


Conclusione: difendere i propri diritti è possibile

Di fronte a una richiesta di pagamento per bollette non saldate, l’approccio migliore è quello della consapevolezza. Mai agire d’impulso: prima di pagare, è bene verificare, informarsi e – se necessario – farsi assistere da un consulente o un’associazione dei consumatori.

Ricorda: l’informazione è la prima forma di difesa. Sapere quando un debito è prescritto, come trattare con i recuperatori e quali strumenti legali puoi attivare ti consente di gestire anche situazioni difficili con lucidità e sicurezza.

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