Comune sotto assedio fiscale: pignoramenti, privacy violata e servizi inesistenti

Gestione inefficace, atti discutibili, ingiunzioni di pagamento e persino pignoramenti: a Cariati esplode la protesta contro Italia Gestioni Esattoriali S.r.l. (IGE), la società che dovrebbe occuparsi della riscossione delle entrate comunali. Ma da mesi, sempre più cittadini denunciano non solo inefficienze, ma anche vere e proprie ingiustizie.
Il Comune di Cariati vive una situazione che ha dell’incredibile: una società privata – IGE S.r.l. – appaltatrice del servizio di riscossione delle entrate comunali, viene accusata di gravi inadempienze, violazioni della privacy e atti di riscossione forzata al limite della legalità.
E mentre si susseguono i casi di ingiunzioni di pignoramento e cartelle prive di fondamento, l’indignazione cresce. Non si tratta solo di numeri, ma di dignità calpestata, di famiglie costrette a difendersi da un sistema che sembra remare contro i cittadini, nonostante l’obiettivo dichiarato dovrebbe essere tutt’altro: equità, trasparenza e servizio pubblico.
Un milione di euro per un servizio che non funziona
Il contratto con IGE S.r.l., firmato nel 2021, pesa per oltre un milione di euro sulle casse comunali. In cambio, però, i servizi promessi – dal censimento degli immobili alla gestione della TARI, fino alla riscossione della tassa di soggiorno e dei canoni idrici – sono rimasti in larga parte disattesi, come dimostrano anche le gravi osservazioni contenute nel verbale del Revisore dei Conti (n. 6 del 25/04/2025).
Voci di bilancio gonfiate, mancanza di documentazione giuridica a supporto delle somme iscritte, ruoli approvati in difformità rispetto agli incassi effettivi: un disastro contabile che rischia di mandare in crisi la tenuta finanziaria dell’Ente, oltre a configurare veri e propri danni erariali.
Privacy calpestata e atti potenzialmente illegittimi
Ma non finisce qui. In una vicenda che somiglia sempre più a un cortocircuito tra pubblico e privato, IGE S.r.l. avrebbe emesso ingiunzioni e avviato pignoramenti violando principi basilari di trasparenza, privacy e – forse – anche la legge.
Diversi cittadini hanno segnalato che i propri dati sensibili sono stati discussi a voce alta, in spazi non riservati, presso l’ufficio comunale di via San Giovanni. Un comportamento gravissimo, soprattutto per un settore – quello tributario – dove la riservatezza è obbligo primario.
Ma ancora più sconvolgente è il riferimento a una sentenza del Tribunale di Milano del 2016, secondo cui una società privata, anche se concessionaria di un servizio pubblico, non ha titolo per emettere ingiunzioni di pagamento in base al Regio Decreto 639/1910. Tali poteri spettano esclusivamente a un ente pubblico in senso stretto.
Se confermata, questa interpretazione aprirebbe scenari clamorosi: le ingiunzioni firmate da IGE S.r.l. potrebbero essere giuridicamente nulle. E questo significherebbe che centinaia di cittadini stanno pagando somme su atti senza alcun valore legale.
Basta abusi: si chieda la risoluzione immediata del contratto
Alla luce di queste gravi inadempienze e della crescente indignazione popolare, cresce la richiesta di rescindere immediatamente il contratto con IGE S.r.l. e di internalizzare la gestione delle entrate, riportandola sotto il diretto controllo del Comune.
Una scelta non solo tecnica, ma etica: solo così si potrà garantire equità, trasparenza e rispetto per i contribuenti, ponendo fine a un sistema che oggi sembra favorire solo burocrazia inefficiente, interessi privati e vessazioni ai danni della collettività.
“È tutto sbagliato”: ora basta
Quella che doveva essere una normale gestione tributaria si è trasformata in una macchina punitiva, inefficace e – forse – fuori legge. I cittadini di Cariati non sono numeri su una cartella esattoriale. Sono famiglie, lavoratori, pensionati, imprenditori locali che meritano rispetto, non intimidazioni.
La politica, il Comune, la cittadinanza: tutti devono adesso scegliere da che parte stare. Perché o si continua a subire, o si ristabilisce giustizia.
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Molto bene, ma un altra società che a me sta molto a cuore è la I. C. A. di la Spezia. Buona giornata e buon lavoro.