Pignoramento della casa: se l’asta è infruttuosa, il procedimento si chiude

Da maggio entra in vigore una norma che tutela i debitori in caso di esecuzioni immobiliari senza sbocchi reali

Nel campo delle esecuzioni immobiliari, non è raro che un procedimento si trascini per anni senza giungere a una conclusione concreta. Succede quando, pur essendoci un titolo esecutivo valido e un immobile pignorato, la vendita all’asta non si realizza o avviene a condizioni tali da rendere l’intera operazione inutile sia per il creditore che per il debitore.

Pignoramento della casa: mani che tengono una casetta in legno in mano come per proteggerla.
Gaetano Vilnò, gaetanovilno

Aste deserte e costi crescenti: quando la procedura diventa inefficace

Queste situazioni si verificano soprattutto quando le aste vanno ripetutamente deserte, il valore dell’immobile continua a diminuire e i costi della procedura — come quelli per la pubblicità, i compensi dei professionisti e le spese di custodia — aumentano. Il risultato è un circolo vizioso in cui nessuno ottiene un beneficio: né chi deve riscuotere, né chi subisce il pignoramento.

La risposta del legislatore: chiusura anticipata per infruttuosità

Per evitare questi casi di inefficienza, il legislatore è intervenuto introducendo una nuova norma: l’articolo 164-bis delle disposizioni di attuazione del Codice di procedura civile. Questa norma consente al giudice dell’esecuzione di disporre la chiusura anticipata del procedimento se risulta “infruttuoso”, cioè se non esistono prospettive ragionevoli di soddisfare il credito attraverso quella specifica azione.

Il giudice può valutare:

  • Quante aste sono andate deserte
  • Il valore attuale dell’immobile rispetto a quello iniziale
  • L’assenza di offerte
  • L’incidenza dei costi rispetto al possibile ricavo netto
  • L’utilità concreta dell’intera procedura

Se il giudice conclude che proseguire sarebbe inutile o antieconomico, può chiudere l’esecuzione.

Cosa accade dopo la chiusura della procedura

La chiusura del procedimento non estingue il debito, ma semplicemente sospende quella specifica azione esecutiva. Il creditore conserva il diritto di rivalersi in futuro, se dovessero emergere altri beni aggredibili.

Un caso tipico in cui la norma trova applicazione è quello del pignoramento di quote indivise di un immobile, dove la presenza di altri comproprietari non coinvolti nella procedura rende complessa e poco redditizia la vendita. In queste situazioni, la giurisprudenza ha già riconosciuto la possibilità di chiudere non solo la procedura esecutiva, ma anche l’eventuale giudizio divisorio correlato.

Conclusione


Questa nuova disposizione rappresenta una forma di razionalizzazione del sistema delle esecuzioni immobiliari. Mette fine a procedimenti senza sbocchi reali, evitando ulteriori danni per tutte le parti coinvolte e alleggerendo il carico di lavoro dei tribunali.

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2 commenti su “Pignoramento della casa: se l’asta è infruttuosa, il procedimento si chiude”

  1. Walter Muffolini

    La mia azienda è andata più volte all asta dal 2012 ora l’intero valore di tutto 1000000€ e l’asta è 118000€ sono stato contattato da un avvocato per bloccare l’asta e trattare con I creditori fino a dimezzare ,ma loro non sono competenti nelle azioni di signiorGgio ed ANATOCISMO nei miei confronti che mi sono trovato in situZzioni disperate ad essere contattato più volte e minacciato che mi portavano via tutto e gli animali facevano una fine che non gli riguardava o persino tentato di suicidarmi tra due tori che servivo ed o sempre controllato ma con la mente sconvolta non o visto più ,grazie a Dio 4 costole rotte e la milza spappolata ,volevo lasciarmi andare ed o aspettato perché mi era stato detto che dopo tre ore sarei finito ,ma sono passati più di 3 giorni con dolori allucinanti poi sono svenuto e mio padre mi a fatto chiamare il pronto soccorso era periodo COVID e non mi fidavo degli ospedali ,ma e andata .ora chiedo giustizia vera che tu caro amico mio Gaetano sai e ti sei battuto per la verità non ngng come gli apocatuzzoli ,sono stato prescelto come illuminato e poter accedere a fondi infiniti se accetto da parte della famiglia Rothschild,il mutuo che io avevo in questione era di 500000€ ed io dovevo ancora 100000€ per togliere l’ipoteca ,ma mi sono trovato in circostanze di crisi e no potevo rientrare ,avrei dovuto investire sulla commercializzazione del humus di lombrico ,essendo solo e senza risorse si è fermato tutto gli animali sono serviti tramite una associazione che ci aiutano con il fieno e vari alimenti per cani e gatti e anche mio padre partecipa con la sua pensione ,ma non e mai abbastanza ,da parte di questa famiglia che o citato mu farebbero aprire un conto REVOLUT dove così mi a detto il Duca Eric De Rothschild mi mette 1000000€ per risolvere i miei problemi e poi andare in Inghilterra per essere iniziato ,ed ricevere questa carta dei illuminati avrei piacere che lei di persona prendesse in considerazione in esame il mio caso e faccia valere la verità ché altri non fanno ,e poi vorrei aprire un ufficio nel mio paese per aiutare tutti che si sono trovati nella mia stessa situazione ,e per non aver disponibilità finanziarie aiutarli ,conto su di lei. Tribunale ordinario di Brescia procedura esecutiva immobiliare N.209/2018(86-24)
    Grazie

    1. Buonasera Gentile, la invitiamo a contattarci al 0521247673 dal Lun-Ven dalle 9-13 e 14-17 per riuscire ad avere maggiori informazioni sul possibile da farsi. Attendiamo suo riscontro per poterla assistere!

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