Segnalata alla CRIF senza preavviso: il Tribunale cancella i dati dopo 4 anni
Una donna gravemente malata, riconosciuta invalida totale, è stata segnalata alla CRIF come cattiva pagatrice per non aver potuto saldare un prestito. Ma il Tribunale di Grosseto ha stabilito che la segnalazione era irregolare, poiché non era stata preceduta da un preavviso formale.

La vicenda
Una cittadina di Grosseto, colpita da una patologia molto grave, aveva contratto un prestito con copertura assicurativa. A causa del peggioramento delle sue condizioni di salute, non era più riuscita a rimborsare il debito. Si aspettava che l’assicurazione collegata al finanziamento intervenisse, ma nel frattempo è stata segnalata alla CRIF, il sistema di informazioni creditizie utilizzato da banche e finanziarie, come “cattiva pagatrice”.
Pur avendo poi risolto la questione economica, la segnalazione negativa è rimasta nei sistemi informatici delle banche dati creditizie, continuando a penalizzarla nella sua vita quotidiana: ogni richiesta di credito veniva rigettata, anche per piccoli importi.
Il giudizio in tribunale
La donna ha deciso di ricorrere alla giustizia per chiedere la cancellazione della segnalazione. Dopo quattro anni di causa, con la sentenza n. 354/2025, il Tribunale di Grosseto le ha dato ragione.
Il giudice ha stabilito che una segnalazione alla CRIF non può essere effettuata senza un preavviso chiaro e documentato. Secondo quanto riportato in sentenza:
«Prima della segnalazione come cattivo pagatore è necessaria una comunicazione formale che avverta chiaramente che, in caso di mancato pagamento, verrà effettuata la segnalazione».
Non solo: il Tribunale ha chiarito che la comunicazione deve essere recettizia, cioè la banca o finanziaria deve dimostrare che il cliente l’ha effettivamente ricevuta, ad esempio tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
Il giudice ha quindi ordinato la cancellazione dei dati negativi riferiti alla donna da tutte le banche dati interbancarie e creditizie, restituendole la possibilità di accedere al credito in futuro senza essere discriminata da una segnalazione irregolare.
Cosa insegna questa sentenza?
Questa decisione conferma un principio fondamentale:
Nessuno può essere segnalato come cattivo pagatore senza essere stato prima informato in modo chiaro e formale.
Se ti trovi in una situazione simile, è importante sapere che:
- Hai diritto a ricevere un preavviso prima della segnalazione alla CRIF;
- Se questo non è avvenuto, la segnalazione può essere contestata e cancellata;
- Anche se la situazione economica si è risolta, i dati negativi non spariscono da soli, ed è spesso necessario agire legalmente per ottenere giustizia.
Conclusione
La sentenza del Tribunale di Grosseto rappresenta una svolta importante per chi si trova in difficoltà economiche e viene segnalato senza corrette comunicazioni. Essere informati sui propri diritti è il primo passo per difendersi e ripristinare la propria reputazione creditizia.
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