Mutuo senza piano di ammortamento: il Tribunale di Teramo blocca l’esecuzione immobiliare

La decisione del Tribunale di Teramo
Il Tribunale civile di Teramo ha disposto la sospensione di un decreto ingiuntivo e l’arresto di un’esecuzione immobiliare nei confronti di un cittadino che aveva sottoscritto un mutuo a tasso variabile privo di piano di ammortamento originario.
Secondo l’ordinanza, emessa il 19 settembre 2025, l’assenza del piano al momento della stipula rendeva impossibile determinare con chiarezza gli interessi dovuti, configurando un “vizio di indeterminatezza” ai sensi dell’articolo 1346 del Codice Civile.
Perché il piano di ammortamento è essenziale
Il piano di ammortamento è il documento che indica, per tutta la durata del mutuo, l’importo delle rate, la quota capitale e la quota interessi. Deve essere consegnato e sottoscritto al momento della firma del contratto: solo così il mutuatario può conoscere l’effettivo costo complessivo del finanziamento.
Nel caso esaminato a Teramo, invece, il piano non risultava allegato “ex ante”, ma sarebbe stato fornito in un secondo momento.
Questo significa che al momento della sottoscrizione non era possibile calcolare con precisione la quota di interessi applicata alle rate future, né il capitale residuo dopo ogni pagamento.
Un mutuo privo di piano di ammortamento, dunque, non consente di determinare in modo trasparente il debito reale e può essere considerato viziato da indeterminatezza.
Le conseguenze della decisione
L’ordinanza del Tribunale di Teramo ha avuto un effetto immediato: sospendere l’esecuzione immobiliare avviata dal creditore cessionario.
Il giudice ha stabilito che, prima di procedere oltre, un consulente tecnico d’ufficio (CTU) dovrà verificare la presenza o meno del vizio di indeterminatezza nel contratto di mutuo.
Se tale vizio verrà confermato, gli interessi dovranno essere ricalcolati non sulla base dei tassi decisi dalla banca, ma sui tassi BOT, come previsto dall’articolo 117 del Testo Unico Bancario.
Il risultato? Una drastica riduzione dell’importo dovuto e, in alcuni casi, persino la possibilità di rimborsi per somme già versate in eccesso.
Cosa cambia per chi ha un mutuo
Questa ordinanza potrebbe costituire un precedente importante per tutti coloro che hanno sottoscritto mutui a tasso variabile senza piano di ammortamento allegato.
Chi sospetta di trovarsi in una situazione simile può:
- Verificare il proprio contratto di mutuo e controllare se il piano di ammortamento era presente e firmato al momento della stipula;
- Richiedere copia integrale della documentazione bancaria;
- Rivolgersi a un consulente legale o bancario specializzato, in modo da valutare se sussistano i presupposti per contestare il contratto o chiedere una revisione del debito.
Un mutuo “viziato” da indeterminatezza, infatti, può portare a una riduzione significativa degli interessi, o addirittura all’azzeramento di parte del debito.
Un segnale di maggiore tutela per i debitori
La decisione del Tribunale di Teramo rappresenta un passo importante nella tutela dei consumatori.
In un periodo in cui sempre più famiglie si trovano in difficoltà con mutui e finanziamenti, il principio stabilito dal giudice afferma con forza che la trasparenza contrattuale non è facoltativa, ma un diritto fondamentale del mutuatario.
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